Come essere un buon genitore durante la pandemia?
- Dott.ssa SerenaTomassetti
- 13 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Genitorialità e pandemia. Aspetti importanti per fronteggiare il lockdown.

In questi due mesi di lockdown e distanziamento sociale, molti genitori stanno passando un periodo piuttosto complicato. Se sei uno di loro, è possibile che tu stia sperimentando emozioni e sensazioni simili ai primi mesi dopo la nascita di un figlio, con alti livelli di stanchezza, frustrazione, sbalzi d’umore, insonnia, senso di isolamento. Vediamo insieme alcuni suggerimenti per mantenere un buon senso di autoefficacia come genitore durante la pandemia.
LA SFIDA DELL’ADATTAMENTO
Il primo aspetto da considerare è che la situazione dovuta al coronavirus costituisce una grande sfida al tuo essere genitore. Tale sfida, impegnativa quanto quella di imparare a camminare, o a parlare, ti ha richiesto uno sforzo di adattamento importante, l’apprendimento di una serie di abilità che prima non ti servivano, come ad esempio quella di programmare la giornata dei bambini per tutta la durata del giorno, o quella di occuparti del tuo lavoro in modalità smart-working con i bambini in casa. Nessuno di noi fino a qualche mese fa sapeva come reagire a una pandemia. I bambini stessi hanno bisogno di apprendere nuove abilità per fronteggiare la situazione di lockdown.
Ci sono delle competenze che i bambini apprendono spontaneamente, con il tuo supporto, come camminare e parlare. Altre abilità vanno invece insegnate ai bambini, mostrando loro come svolgerle. Ad esempio, specialmente in questo periodo, è importante che mostri ai tuoi bambini come occuparsi dell’igiene personale. Anche se può sembrarti che tuo figlio non ascolti ciò che dici, lui osserva e imita ciò che fai. Perciò puoi dare l’esempio su come lavarsi le mani, come evitare di entrare in contatto con oggetti potenzialmente contaminati, come mantenere le giuste distanze dalle altre persone.
UNA ROUTINE RASSICURANTE
Anche se siamo chiusi in casa, cerca di mantenere orari stabili per il risveglio, i pasti e l’addormentamento, è importante impostare delle attività guidate, appropriate per l’età, che funzionino da “àncore” nell’arco della giornata. E’ bene che il bambino abbia 2-3 àncore, come ad esempio “il momento della pittura”, “il giardinaggio in terrazza” o “l’ora delle storie”, in modo da scandire la giornata e fornire un senso di prevedibilità e sicurezza. Affinché il tuo bambino si adatti più facilmente alla nuova routine, puoi creare insieme a lui un prospetto visivo con disegnate le varie attività. Il tempo insieme permetterà al bambino di sentire una connessione con te che avrà un effetto rassicurante, e allo stesso tempo, anche tu ti sentirai davvero presente per lui. Tuttavia, nella pianificazione ricorda di prevedere anche dei momenti di gioco libero per tuo figlio, in modo che scelga l'attività che preferisce fare.
USA LA CREATIVITA’
Proponi al tuo bambino di tenere traccia delle settimane di quarantena, con delle attività adatte alla sua età e alle sue inclinazioni naturali.

Se gli piace disegnare, create insieme un album di disegni che rappresentino come lui sta vivendo queste giornate così particolari. Sarà bello rivederli insieme quando tutto sarà finito. Se ama la musica, chiedigli di creare una playlist di canzoni che si adattano a questo periodo; se gli piace cucinare, aiutalo a creare un libro delle sue ricette preferite e divertitevi ad aggiungerne altre da sperimentare nel tempo libero.
PUNTA SULL’AUTONOMIA
Se hai bambini piccoli, questo periodo è un’ottima opportunità per potenziare le loro capacità di fare da soli. Puoi lasciarli sperimentare nella scelta dei vestiti, nella preparazione mattutina, nell’esecuzione di alcuni piccoli lavoretti domestici come rifare il letto, piegare i panni, apparecchiare. Se sono alle prese con la didattica a distanza, permetti loro di assistere alle lezioni in totale autonomia, affiancandoli solo se necessario per risolvere eventuali problemi tecnici. Per loro è come stare in classe, e può essere imbarazzante sapere che ogni tanto mamma e papà compaiono nell’inquadratura o sentono ciò che viene detto. Se i tuoi figli sono più grandi, cerca di responsabilizzarli concordando con loro dei piccoli compiti di cui occuparsi, come preparare il pranzo una volta a settimana, aiutarti con la tecnologia, o aiutare il fratello minore nei compiti.
CURA LA RELAZIONE
Quando il tuo bambino si fa male o va in frustrazione, si rivolge a te per avere supporto, non solo a livello di soluzioni pratiche al suo problema del momento, ma anche in termini di supporto emotivo e consolazione. Questo vale anche per i figli adolescenti, i quali spesso chiedono aiuto ai genitori non con l’obiettivo di ottenere consigli e soluzioni, ma per avere comprensione, accettazione e sostegno emotivo. In questo momento bambini e ragazzi continuano a essere bloccati a casa, non possono fare sport, non possono vedere gli amici né frequentare le lezioni scolastiche. Come genitore, hai l’opportunità di aiutare tuo figlio a comprendere la situazione che sta vivendo, ad elaborare i cambiamenti a cui è stato costretto dall’emergenza coronavirus, ma puoi anche sostenerlo nel comunicare i suoi stati d’animo, come sta vivendo questo momento e, infine, puoi guidarlo nel capire come fronteggiare questi vissuti.

Se pensi che possa essere utile, puoi sfruttare la connessione con altre figure di supporto, come nonni, zii e altre figure di riferimento, attraverso videochiamate e messaggi. Ovviamente, nel caso degli adolescenti, tale ruolo sarà svolto in gran parte dagli amici, perciò non preoccuparti se tuo figlio grande passa più tempo del solito al telefono o giocare online: probabilmente sta sfruttando la sua rete di amici per combattere il senso di isolamento.
NON SEI UN PESSIMO GENITORE
Molti genitori in questi mesi stanno sperimentando sensazioni di inefficacia, hanno l’impressione di non fare abbastanza per i propri figli, di lasciarli troppo tempo da soli o davanti allo schermo di tv e tablet. Se capita anche a te e stai leggendo questo articolo, sappi che non sei un cattivo genitore. Ricorda che non siamo stati progettati per crescere dei figli in isolamento. Per farlo c’è bisogno di una comunità, di una famiglia, di insegnanti, di amici, di altre figure di supporto. E ora non hai nulla di tutto ciò. Perciò sii indulgente con te stesso, stai facendo il massimo per fronteggiare questa difficile circostanza. Cerca di occuparti delle tue emozioni e di assicurarti sempre un momento per te nell'arco della giornata in cui dedicarti a delle attività piacevoli e rilassanti. Questo ti aiuterà a recuperare le energie e ritrovare l'equilibrio nei momenti più difficili.
Dott.ssa Serena Tomassetti





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